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Questo libro ripercorre il commento che nel seminario sull'amore di transfert del 1960-61 Lacan dedica all'opera platonica: lo fa con l'intento di segnalare l'originalità della lettura lacaniana e l'apporto che offre agli studi di filosofia antica per una esatta interpretazione del dialogo platonico. Di Eros questa lettura evidenzia il tratto perturbante ed eretico. Per Lacan, anche se Eros fa da medio, lo fa più per separare che per riunificare: è il terzo incomodo che mette in crisi e dissolve gli incontri e i connubi. Al testo originale questa edizione aggiunge una nuova prefazione che tenta di coprire una buona parte della riflessione che Lacan ha prodotto sull'amore nel corso del suo insegnamento. In particolare, si sofferma su quella che sarà la tesi principale di Lacan: l'amore come supplenza del rapporto sessuale, di cui vengono tematizzate l'impossibilità e l'inesistenza. Così facendo all'amore si riconosce una funzione civilizzatrice, perché divenendo il fac-simile di un rapporto sessuale impossibile ne salva tuttavia l'effetto soddisfacente togliendo terreno a forme di godimento autistiche e asociali. Infine viene ricostruita la tradizione spirituale del puro amore che può essere considerata la fonte ispiratrice per Lacan di molte sue interpretazioni di testi letterari e filosofici.